Quell’immagine di Ursula Von Der Leyen in piedi, vista da dietro che osserva i due signori seduti alle sedie del potere riconosciuto, è scandalosa ed emblematica.

Sì, è vero, non è poi così sorprendente, ahimè, assistere a un atteggiamento di mancanza di rispetto da parte del presidente turco nei confronti di una donna.
Ma quell’immagine rivela molto di più.

Rivela la complicità maschile nell’atteggiamento machista nei confronti di una donna. E non importa se quella donna è Ursula Von Der Leyen, una signora tedesca, laureata in medicina che parla perfettamente inglese e francese, madre di 7 figli, già ministro degli Affari Sociali, già ministro del Lavoro, già ministro della Salute, già ministro della Difesa e a oggi presidente della Commissione Europea.

Non importa nulla di tutto questo.

È innanzitutto una donna a cui è consentito ascoltare la discussione fra due uomini e che dunque deve sedersi di lato, su un grande comodo divano. Lo scandalo di quella scena è la solidarietà fra i due uomini nel non considerare nemmeno il richiamo imbarazzato della Von Der Leyen che di fatto chiedeva “E io dove dovrei sedermi?”.

Entrambi impassibili, tanto il presidente turco quanto il presidente Michel. Così la Von Der Leyen decide di sedersi in quel grande divano quasi fatto apposta per far perdere di vista colei che vi siede.

La verità è che quella scena, scandalosa e inaccettabile, si ripete ogni giorno nella quotidianità di molte donne sul lavoro. Per questo oggi siamo ancor più vicino a Ursula Von Der Leyen perché molte donne si sono riconosciute in quella vergognosa situazione.

E molte donne l’hanno apprezzata per aver avuto il coraggio di quel “uhm..” per mettere in risalto quel gesto irrispettoso, senza nemmeno parlare.

Quell’immagine però io la vedo così: Ursula Von Der Leyen che guardava dall’alto della sua forza, della sua intelligenza ed eleganza, due signori sullo sfondo della scena aggrappati a due comode, importanti poltrone.

Fonte: www.huffingtonpost.it